Se le nuove tecnologie non ci avessero portato via le diapositive, avremmo potuto, al caldo del fuoco di un camino, tra una castagna e l’altra, riguardare le immagini di questi intensi giorni in Portogallo…
La scelta più difficile, che ci avrebbe preso tempo, che ci avrebbe fatto, magari, anche discutere… sarebbe stata su quali...
Già quali sono gli scatti giusti per trasmettere a chi non c’era quello che i nostri occhi hanno visto.
Ma anche per noi, per rivedere e ricordare, cosa mettiamo nella scaletta, per provare quello struggimento che loro chiamano “Saudade”…?
La GENTILEZZA dei Portoghesi, così marcata da sembrare ostentata, ogni volta che pronunciavano, con un filo di voce, quasi sottomessi, “Obrigado, Obrigada …” Una gentilezza che mette soggezione.
Il VENTO dell’Oceano, carico di profumo di mare, così forte da provocare fastidio, così intenso da saturare i sensi e farti sentire parte di tutto ciò che ti circonda.
Il RUMORE dell’Oceano, delle onde sugli scogli, della risacca sulle spiagge rosa, dei Fratini e delle Beccacce di Mare, dei Gabbiani, della Flora accarezzata dal vento.
Le VOCI e i SUONI di Citta multicolori, contaminate da culture diverse che si esaltano nel riconoscersi in un solo popolo.
Le AUTO PORTOGHESI che miracolosamente si fermano quando ti avvicini al bordo del marciapiede, andrebbero costruite con la stessa sensibile tecnologia anche in Italia.
I COLORI e gli ODORI del “Mercado”, Bacalao, Sardines, Spezie, Porto, Vino Tinto, Vino Bianco, Vino Verde… Un concentrato di Portogallo che ti riempie la vista e ti concilia odorato e gusto.
Il CALCIO, in ogni locale pubblico, in ogni angolo, in una Tv ci ricordano qual è lo Sport Nazionale. Le immagini di partite degli anni ’80, di squadre sconosciute, in campi sterrati, ci dicono che forse è anche qualcosa di più…
Il BACALAO, il suo odore, misto a quello di altro pesce, sulla brace o fritto, che esce da ogni ristorante , tavola calda, locale dove si mangia… Un ingrediente che si erge a piatto Nazionale.
Poi, ci pensi, ti torna alla mente il GUSTO profondo dell’ultimo morso, all’ultima Pasteis de Nata, al Bar dell’Aereporto, prima del volo di ritorno… Allora capisci che non esistono scatti che possono trasmettere tutto questo.
Ma c’è quell’impronta sulla spiaggia rosa dell’Atlantico Orientale, spazzata via, dall’Alta Marea della sera.
Sai già che l’impronta resta. Indelebile nel tuo Cuore.
Emme
Voto 10.. anche solo per la foto
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