“Io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai, destinazione Paradiso. Paradiso Città”
Per la Religione Cattolica il Paradiso è la felicità suprema e definitiva, e allora liberate la fantasia, scatenate l’immaginazione e provate a pensare a cosa potrà essere mai, il Gran Paradiso!?!
Per la Religione Cattolica il Paradiso è la felicità suprema e definitiva, e allora liberate la fantasia, scatenate l’immaginazione e provate a pensare a cosa potrà essere mai, il Gran Paradiso!?!
E’ un luogo dove, a conferma del nome, le dimensioni e le quantità hanno un senso, dove è naturale incontrare la serenità e la felicità. No, non quella suprema e definitiva, ma certamente ci andiamo vicini.
E’ un luogo dove sono grandi le maestose montagne, immensi gli spazi aperti, tanto da darti il capogiro, infinite le verdi foreste di larici e abeti.
Un luogo che ti costringe a confrontarti con la Natura, dove l’umanità umilmente deve adeguarsi alla grandezza e alla sua, superiore, potenza, alle spietate regole della Montagna.
E’ un luogo dove sono grandi le maestose montagne, immensi gli spazi aperti, tanto da darti il capogiro, infinite le verdi foreste di larici e abeti.
Un luogo che ti costringe a confrontarti con la Natura, dove l’umanità umilmente deve adeguarsi alla grandezza e alla sua, superiore, potenza, alle spietate regole della Montagna.
“… la Montagna è superiore. Più tu sali, più è superiore” cit. Tutta colpa del Paradiso di Francesco Nuti
Un passo dietro l’altro, il Gran Paradiso ti concede l’ingresso. Alle sue condizioni.
Il sole, il vento, l’aria, tutto è diverso e più crudele, in un paesaggio che dal verde dei boschi e dei pascoli ti porta tra pietre e stoici fiori e arbusti, che si ostinano a nascere in un ambiente dannatamente ostile, fino a “Marte”, in luoghi che è difficile immaginare possano esistere sulla terra. Tanto che ti chiedi se il nome Paradiso è davvero quello giusto. Se magari non fosse più adatto Inferno.
Il sole, il vento, l’aria, tutto è diverso e più crudele, in un paesaggio che dal verde dei boschi e dei pascoli ti porta tra pietre e stoici fiori e arbusti, che si ostinano a nascere in un ambiente dannatamente ostile, fino a “Marte”, in luoghi che è difficile immaginare possano esistere sulla terra. Tanto che ti chiedi se il nome Paradiso è davvero quello giusto. Se magari non fosse più adatto Inferno.
E’ questione di un attimo, perché, poi, quando la vista si apre verso l’orizzonte, e lo sguardo può spaziare verso le vette imbiancate dai ghiacciai, che resistono ai cambiamenti del clima, verso il verde delle foreste e il turchese dei laghetti, che increspati dal vento, scintillano sotto il sole, allora comprendi.
Il perché di “Gran Paradiso".
Il perché di “Gran Paradiso".
Nel Gran Paradiso risuona spesso il fischio delle Marmotte, che, curiose, si mostrano generosamente ai camminatori.
In lontananza un branco di camosci sta pascolando e più in alto femmine di stambecco con i piccoli. Nel cielo si vede, in lontananza, il Gipeto, mentre l’Aquila si offre alla vista in un volo straordinariamente vicino al nostro cammino. Maestosi, entrambi, come le rocce e le vette che li ospitano.
Le
mucche al pascolo punteggiano i versanti delle montagne
Gli
abitanti del Gran Paradiso, la parte umana, è animata da una rara
gentilezza. Una cortesia diretta, sincera, che Alessandra la nostra
Guida ci ha introdotto in questo straordinario ambiente, nel migliore
dei modi, con pazienza e competenza, salutandoci, non da clienti, ma da
amici.
L’Hotel Gran Paradiso è una conferma delle caratteristiche del luogo in cui si trova, la grande gentilezza del personale, le dimensioni, sempre generose in abbinamento alla quantità delle pietanze, la disponibilità nel venire incontro alle nostre esigenze. Tutto in funzione di un vero senso di ospitalità, che molte località ben più fortunate per le presenze turistiche farebbero bene a mutuare.
Noasca il piccolo Comune che ci ha ospitato, 97 abitanti nel censimento 2025, 12 frazioni, una cascata è un altro pezzo del puzzle di Camminando a Quercegrossa.
Noasca il piccolo Comune che ci ha ospitato, 97 abitanti nel censimento 2025, 12 frazioni, una cascata è un altro pezzo del puzzle di Camminando a Quercegrossa.
Un puzzle composto da luoghi lontani dalle più comuni mete turistiche. Luoghi dove è più difficile vivere, ma dove chi riesce a farlo conserva tradizioni, semplicità e umanità.
Un viaggio nel tempo e senza tempo. E visto che siamo in tema di citazioni, possiamo aggiungere “contro il logorio della vita moderna”.
Un viaggio nel tempo e senza tempo. E visto che siamo in tema di citazioni, possiamo aggiungere “contro il logorio della vita moderna”.

Questo breve racconto inizia con l’ultima strofa della canzone “Destinazione Paradiso” di Gianluca Grignani e il modo migliore per terminarlo, non può essere che, alla fine, mettere la prima…
“Un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo senza fermate ne confini solo orizzonti neanche troppo lontani”
Emme








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