Un nobil messaggero avea recapitato
Un plico assai importante con timbro e ceralacca
E tosto a lago Scuro si era scatenato
Di ipotesi un frastuono e qualche idea bislacca
C’è che ci intravedeva presagi assai funesti
Chi pur incuriosito fingeva noncuranza
Chi candido nel cuore vedeva sol pretesti
Per spargere nell’aere un moto di speranza
Aperto che fu il plico, svelato fu il mistero
D’incanto in tutto il borgo la voce corse lesta
Al ballo del Castello, non par neppure vero
Sarem tutti invitati, faremo tutti festa!
“Il tema è l’Autunno!” s’apprese alla buon’ora
C’è mica anche un concorso? Domanda un vanitoso
Risposta non riceve ma giurerei che allora
Gli sforzi ognun raddoppi per essere strepitoso
Le fronde fanno a gara per ingiallir con classe
I pochi rami ignudi s’aggiungon qualche ruga
I funghi fan di tutto purché li si notasse
Le nuvole amoreggiano col vento che le asciuga
E in questo pandemonio di gran mascheramento
Ciascun sente il bisogno di rimirarsi un poco
Di ponderar l’aspetto sperando sia un portento
Per vincer questa gara ch’è nata come un gioco
Il lago allor compreso ch’è escluso dall’invito
S’adopra per gli amici e senza esitazione
Si muta lesto in specchio sfatando il tristo mito
Che lo voleva Scuro, ingiusta dannazione
AF

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