Magico sentiero quello del Sassoforte. Come i comuni sentieri si leva dal paese pigramente, si restringe poco alla volta, serpeggia un po', giusto il necessario, alterna raggi di sole a macchie d’ombra e attutisce i nostri passi con un tappeto di foglie appena steso. Un sentiero confortevole insomma, persino amichevole, ma che all’inizio, come tutti i sentieri, in fin dei conti si muove, e noi con lui, solo nello spazio. Poi, ad un certo punto, silenziosamente, il mondo intorno a noi muta. Non saprei dire di preciso come sia possibile, ma ho la sensazione che ora, oltre a muoversi nello spazio il gruppo stia viaggiando anche nel tempo; indietro nel tempo, per la precisione. Il paesaggio si è improvvisamente trasformato in un regno. Come in una cattedrale gotica, il bosco e le rocce fanno a gara a chi si innalza di più verso la volta di luce, avendo cura di permettere a qualche raggio di filtrare, per rischiarare la terra e tutto ciò che sopra vi giace. Da qui, ora, appare chiaro c...